Questo insaccato ha una tradizione lunghissima, basti pensare che è dal medioevo che questo prodotto veniva apprezzato e commercializzato, venendo spesso offerto come dono per i potenti dell’epoca.

Nella Abbazia di Bobbio, sulle colline piacentine, è possibile ammirare un mosaico del XII secolo che mostra la macellazione del maiale, ciò testimonia come la produzione dei Salumi Piacentini D.O.P. sia frutto di una tradizione millenaria, tramandata da padre in figlio e affinata nei secoli.

La coppa piacentina è un prodotto di salumeria ottenuto dai muscoli cervicali del maiale, vale a dire la parte lombata più vicino alla testa.
Per ogni suino è possibile ottenere due coppe attraverso una esportazione a caldo di questi muscoli, cioè appena dopo la macellazione dell’animale.

Proprietà nutrizionali
Il muscolo cervicale non appena asportato viene messo in contatto con una giusta dose di sale e spezie, e dopo essere stato massaggiato per far si che le spezie siano ben assorbite dalla carne, viene lasciato riposare in un luogo freddo per un po’.

A questo punto si è pronti per la fasciatura: il muscolo viene avvolto nella pelle di sugna, strato sottile che avvolge l’intestino del maiale.
A questo punto il tutto viene legato da uno spago e messo ad asciugare per una ventina di giorni, prima di essere riposto in appositi locali per far si che il tempo conferisca a questo insaccato un sapore dolce ed immediatamente riconoscibile.

La stagionatura, a seconda della grandezza dell’esemplare, può durare dai 4 ai 6 mesi ed il peso non deve essere inferiore ai 2,5 Kg.
In 100 grammi di prodotto sono presenti mediamente 398 Kcal, 36 grammi di acqua, 23,6 grammi di proteine, 0,6 g. di carboidrati e 33,5 g. di grassi.

Qualità certificata
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La Coppa Piacentina, così come gli altri insaccati tipici di questa provincia, ha conseguito il riconoscimento D.O.P. (Denominazione d’Origine Protetta) nel 1996.

Questa certificazione testimonia quanto questo salume sia legato indissolubilmente alla propria zona di origine considerando anche il fatto che il disciplinare del Consorzio dei Salumi tipici Piacentini impone la lavorazione, la stagionatura e il confezionamento nella zona di origine.